pgg. 256 + t.f.t.
Mancava nel panorama editoriale un volume dedicato ai rifugi antiaerei. Qunado, fra i due conflitti mondiali, si cap� che le popolazioni delle citt� potevano diventare vittima dei bombardamenti aerei (anche con gas), anche in Italia s�iniziarono a realizzare rifugi antiaerei pubblici e domestici. Questo ampio volume, con una vistosa documentazione visiva (foto e disegni tecnici) � frutto di un�attenta ricerca da parte dei due autori (uno deocente del Politecnico e un esperto speleologo) che da tempo si occupano dell�argomento. Sono stati identificate e descritte praticamente tutte le strutture esistenti in citt�, incluse quelle che un tempo erano le zone industriali. In tutte le citt� italiane sugli edifici dell�epoca si possono ancora identificare le sigle �R� (Rifugio), �US� (Uscita di Sicurezza) e �I� (Idrante) risalenti alla struttura difensiva. nel volume si affronta la struttura e l�organizzazione della DICAT (la Difesa Contro Aerea) e dell�UNPA (Unione Nazionale Protezione Antiaerea) che dovevano occuparsi della difesa della citt� ma che finirono per essere soprafatte dalla violenza degli attacchi. Non si tratta di rifugi imponenti come quelli che furono cosruiti in alcune citt� tedesche ma se non vi fossero prese queste misure (e quelle di sfollare parte della popolazione) evitarono perdite ancora pi� alte fra i civili. Perfino alcuni elementi della metropolitana di Piazza Duomo, sono in realt� stati edificati come grande rifugio antiaereo, indicato in diverse foto del periodo.
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